Quando nacque il cyberpunk
Nel 1991 sembrava che una delle passioni principali dei servizi segreti nostrani fosse quella di monitorare i network di bbs, che erano notoriamente pubblici per cui non c'era nessuna ragione per farli spiare da dei guardoni. Il motivo profondo - oltre a far guadagnare lo stipendio a questi tizi - giaceva nella paura che tali nuovi (allora) strumenti di comunicazione suscitavano a chi deteneva il potere politico e informativo. Non che oggi la situazione sia molto diversa, ma una cosa unica le bbs ce l'avevano: chiunque poteva aprirsi la propria senza chiedere niente a nessuno. Nessun permesso, nessuna registrazione da nessuna parte, nessuna particolare infrastruttura tecnologica a parte pc, linea del telefono di casa e modem. Punto. Questa apoteosi dell'homebrew fece sì che un infimo numero di entusiasti potesse creare grande sconcerto e preoccupazione. Pur di frenarne il dilagare ne pensarono di tutti i colori. La migliore fu quella di tentare di tassare coloro che avevano un modem perché "intasavano le linee". In realtà volevano solo che fosse identificabile chi usava l'apparecchio. Comunque pur di parlar male di una delle poche cose belle che gli anni Ottanta ci hanno regalato - oltre alla musica industrial - anche i giornali, timorosi che il popolo si facesse l'informazione da sé, cominciarono a creare i neo-mostri sociali: gli hacker. Questo simpatico mix creò tra le altre cose la seguente incredibile situazione. Il giorno della Festa dei Navigli del 1991, nota ricorrenza milanese, mentre i Pirati del Conchetta con dei gommoni attaccavano il barcone del sindaco (ma questa è un'altra storia), mi fermò sulla Darsena un tipo che mi disse: "Andreotti vi ha attaccati in Parlamento!". "Eh?", risposi. Il tipo mi fece vedere la prima pagina del "Corriere della Sera" dove effettivamente si leggeva che il ferale gobbo, presentando l'annuale relazione dei servizi segreti, informava deputati e senatori che noi di CyberNet e quelli di Ecn eravamo un pericolo pubblico. In un primo momento mi sentii gratificato per tale riconoscimento, poi, invero, un po' spaventato. Temevo infatti che come al solito alle parole seguissero i fatti e conoscendo le pratiche democratiche nel nostro paese, già pensavo a come farmi dissequestare il mio amato - e costoso - 386 col modem interno. Ma la fortuna ci assistette anche quella volta. Infatti, attirati dal clamore numerosi giornalisti contattarono la redazione di Decoder per intervistarci. Tra questi Alberto Dentice legato alla trasmissione tv Mixer. Dentice ci sembrava un tipo onesto, per cui dopo un settimana di trattativa durissima ed estenuante (per il povero Dentice), registrammo la trasmissione. Il nostro obiettivo - oltre al non dichiarato desiderio di inguaiarci per l'ennesima volta - era il seguente: qui se non spieghiamo chi sono gli hacker e cosa fanno prendendoci un po' di responsabilità politica, al più presto ingabbiano qualcuno. Di norma la tv di Stato non è il miglior mezzo di comunicazione per tentare questi esperimenti, ma sottoponendosi a training autogeno durissimo, utilizzando tecniche yippie e para-situazioniste, e avendo un allenatore come Primo Moroni ce la si può anche fare. Questo video segnò un passo importante nella storia del cyberpunk italiano, e qui viene presentato il classico CYBERPUNK ANTOLOGIA, ancora fresco di stampa - ora in edizione economica per ShaKe - e la rivista Decoder.
Buona visione.
Nel 1991 sembrava che una delle passioni principali dei servizi segreti nostrani fosse quella di monitorare i network di bbs, che erano notoriamente pubblici per cui non c'era nessuna ragione per farli spiare da dei guardoni. Il motivo profondo - oltre a far guadagnare lo stipendio a questi tizi - giaceva nella paura che tali nuovi (allora) strumenti di comunicazione suscitavano a chi deteneva il potere politico e informativo. Non che oggi la situazione sia molto diversa, ma una cosa unica le bbs ce l'avevano: chiunque poteva aprirsi la propria senza chiedere niente a nessuno. Nessun permesso, nessuna registrazione da nessuna parte, nessuna particolare infrastruttura tecnologica a parte pc, linea del telefono di casa e modem. Punto. Questa apoteosi dell'homebrew fece sì che un infimo numero di entusiasti potesse creare grande sconcerto e preoccupazione. Pur di frenarne il dilagare ne pensarono di tutti i colori. La migliore fu quella di tentare di tassare coloro che avevano un modem perché "intasavano le linee". In realtà volevano solo che fosse identificabile chi usava l'apparecchio. Comunque pur di parlar male di una delle poche cose belle che gli anni Ottanta ci hanno regalato - oltre alla musica industrial - anche i giornali, timorosi che il popolo si facesse l'informazione da sé, cominciarono a creare i neo-mostri sociali: gli hacker. Questo simpatico mix creò tra le altre cose la seguente incredibile situazione. Il giorno della Festa dei Navigli del 1991, nota ricorrenza milanese, mentre i Pirati del Conchetta con dei gommoni attaccavano il barcone del sindaco (ma questa è un'altra storia), mi fermò sulla Darsena un tipo che mi disse: "Andreotti vi ha attaccati in Parlamento!". "Eh?", risposi. Il tipo mi fece vedere la prima pagina del "Corriere della Sera" dove effettivamente si leggeva che il ferale gobbo, presentando l'annuale relazione dei servizi segreti, informava deputati e senatori che noi di CyberNet e quelli di Ecn eravamo un pericolo pubblico. In un primo momento mi sentii gratificato per tale riconoscimento, poi, invero, un po' spaventato. Temevo infatti che come al solito alle parole seguissero i fatti e conoscendo le pratiche democratiche nel nostro paese, già pensavo a come farmi dissequestare il mio amato - e costoso - 386 col modem interno. Ma la fortuna ci assistette anche quella volta. Infatti, attirati dal clamore numerosi giornalisti contattarono la redazione di Decoder per intervistarci. Tra questi Alberto Dentice legato alla trasmissione tv Mixer. Dentice ci sembrava un tipo onesto, per cui dopo un settimana di trattativa durissima ed estenuante (per il povero Dentice), registrammo la trasmissione. Il nostro obiettivo - oltre al non dichiarato desiderio di inguaiarci per l'ennesima volta - era il seguente: qui se non spieghiamo chi sono gli hacker e cosa fanno prendendoci un po' di responsabilità politica, al più presto ingabbiano qualcuno. Di norma la tv di Stato non è il miglior mezzo di comunicazione per tentare questi esperimenti, ma sottoponendosi a training autogeno durissimo, utilizzando tecniche yippie e para-situazioniste, e avendo un allenatore come Primo Moroni ce la si può anche fare. Questo video segnò un passo importante nella storia del cyberpunk italiano, e qui viene presentato il classico CYBERPUNK ANTOLOGIA, ancora fresco di stampa - ora in edizione economica per ShaKe - e la rivista Decoder.
Buona visione.
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luca da midia | |
12-12-08 12:35 io come didascalia c'avrei visto bene un bel "prophets of rage" stile public enemy, dato che l'influenza del rap si vede chiaramente dal taglio dei capelli. bella. |
gomma x Anedonia da Roma | |
21-10-08 08:53 beh sono laureato in sociologia (della comunciazione). come al solito un "sottopancia" quando parli in tv te lo devono mettere, e deve essere da "regolare". Tipo "attivista" non è tollerato, quindi ci hanno messo quelle etichette "sociologo", "filosofo" ecc. |
Anedonia da Roma | |
21-10-08 05:08 Gomma "sociologo" è un errore, vero? |
gomma x enzi da selvaggia-mente | |
27-06-08 10:37 grazie. belin, bello il tuo blog |
enzi da www.selvaggia-mente.blogspot.com | |
27-06-08 00:49 Gomma the best! |
gomma x mista da berlino? | |
04-06-08 16:19 a propos di nazismo = forma pura del capitale che voleva dire dire = schiavismo, guarda qui: Dalla Corte una sentenza definitiva per i deportati dai nazisti Cassazione: per gli schiavi di Hitler Germania e Italia devono risarcire Cassazione: per gli schiavi di Hitler. Germania e Italia devono risarcire Nuova tensione tra Italia e Germania. Il caso degli "schiavi di Hitler", i cittadini italiani che furono brutalmente deportati e costretti a lavorare in stato di schiavitù nelle fabbriche belliche del Terzo Reich durante la guerra, è arrivato a una sua conclusione con la sentenza della Cassazione. Ed è un verdetto non comodo per il governo tedesco. La Suprema Corte ha bloccato il veto che la Germania ha più volte proposto contro le cause portate avanti da una cinquantina di ex deportati italiani, stabilendo che è pienamente legittimo chiedere il risarcimento alla Repubblica Federale tedesca per le sofferenze patite. La Germania aveva rivendicato, infatti, il diritto alla "immunità" da ogni forma di risarcimento. Ma gli ermellini non hanno condiviso questa tesi, affermando anzi che quella deportazione e "l'assoggettamento di quegli uomini al lavoro forzato è un crimine contro l'umanità". La Cassazione ha dato ragione agli ex-deportati anche in una causa intentata contro lo Stato italiano. I cittadini italiani deportati in Germania dopo l'8 settembre 1943, sentenzia infatti la Corte, devono essere risarciti dal nostro Paese. Il caso riguardava dodici deportati che avevano presentato ricorso. (Repubblica.it 4 giugno 2008) ps da Gomma: quello dello schiavismo e nazismo è un aspetto che viene raramente considerato. In realtà gli internati nei campi erano schiavi. Ne so qualcosa perchè mio nonno fu prigioniero politico in Germania, e quello che gli facevano fare era in realtà una montagna di lavoro assolutamente senza diritti umani. Proprio come gli schiavi |
gomma x paolo bene da tv | |
27-09-07 13:27 N0n c@p1sk0 1l tV0 sf0g0. Con chi credi di parlare? http://www.gomma.tv/index.php?id=59 ps: ho tolto i presunti tuoi numeri di telefono, sai com'è c'è una cosa chiamata privacy... |
paolo del bene da roma | |
26-09-07 22:31 s0n0 Vn h4ck3r, m4 n0n m1 r1c0nosc0 n3ll4 cvltvr4 d1 h4ck3r c0m3 c0lv1 ch3 v10la 1 s1st3m1 1nf0rm4t1c1. cr3do ch3 l3i d3bb4 v3n1r3 4l pr0ss1m0 GNU/linux Day 2007 a Roma TorVergata. s1nc3r4m3nt3 m3 n3 sb4tt0 d1 qv4lvnqv3 f0rm4 di r3str1z10n3 n3i c0nfr0nt1 d3gl1 3ss3r1 um4n1. 0gn1 g10rn0 c0mb4tt0 c0ntr0 l'id30l0gi4 d3l C0pyR1ght. 1l m10 id34l3 3' 1l S0ftw4r3 l1b3r0 3 gr4zi3 a Richard Matthew Stallman m1 c1 r1tr0v0. 10 n0n vi0l0 4lcvn c0pyright, i0 vs0 1l C0pyL3ft. Vi 1nv1t0 4 vis1t4r3 http://www.noooxml.org/petition http://www.gnu.org http://www.fsf.org http://www.stallman.org http://www.badvista.org documentatevi prima di dire: hackers = pirati informatici |
turboy da 193.196.2.22 | |
26-09-07 17:31 commovente t. |
the_devil_88 da 127.0.0.1 | |
03-04-07 17:54 Anche io ho letto di questo video su HJ, veramente interessante, anche xchè mi piace scoprire queste perle del passato. |
n3GRo da Matera | |
28-03-07 10:49 Ho letto di questo video su hacker journal... Porca di quella troia... ho i brividi :-) |
shaitan da http://www.shaitan.wordpress.com | |
24-03-07 13:27 @ mi5ta: clicca sull'icona di google video in basso a destra nel player qui sopra una volta aperta la nuova pagina, a destra hai il tasto DOWNLOAD |
gomma x mı5sta | |
06-12-06 17:52 c'e' ma ıo non lo so |
mi5ta | |
01-12-06 00:38 uaò nazismo=forma pura del kapitale :D figo vedervi ,anke s ein video ;) posso kiederti ankora se cè un modo per salvarli? |
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